Giro della Toscana 2017, Cummings trionfa con polemica mondiale: “Volevo vincere per chiudere la stagione in crescendo”

Steve Cummings inizia nel migliore dei modi il Giro di Toscana 2017. Il britannico, che vive a solo un’ora dall’arrivo della tappa odierna, si è imposto in una volata a quattro sul traguardo di Pontedera conquistando anche la maglia di leader della classifica generale. Una vittoria cercata e fortemente voluta dal portacolori della Dimension Data così come spiega dopo il traguardo: “Ho lavorato tanto duramente questa stagione anche a livello di testa dopo la caduta. Questo è il ciclismo ed è importante fare il massimo, allenarsi e alimentarsi bene. Sono molto contento di esser riuscito a vincere. In questi ultimi mesi volevo riuscire a vincere perché era molto importante finire la stagione in crescendo“.

“La strategia alla partenza era diversa – aggiunge il campione britannico a cronometro – Oggi sulla carta era una tappa per Cavendish, ma alla fine la strada era più dura di quanto sembrava nella altimetria. Era un bel percorso per gli scalatori, corridori da classiche e velocisti. Domani proverò a difendere la maglia di leader. È difficile, ma non impossibile“.

Quella odierna era la prima corsa per Cummings dopo la trasferta in Canada per GP di Québec e GP di Montréal. Nel mezzo, in realtà, il corridore di Clatterbridge sperava di esser al via del Mondiale di Bergen 2017, ma le cose non sono andate come sperava: “Ho visto la prova in linea in tv e mi veniva quasi da piangere, perché non ho capito le scelte che sono state fatte per la nazionale britannica. In questi due anni ho vinto otto gare, di cui due tappe al Tour de France. Ho vinto in corse importanti. Volevo avere una chance ai Campionati del Mondo. Io sono un corridore che quando sta bene può provare ad attaccare in solitaria nel finale”.

La scelta di escluderlo non è andata giù al corridore della Dimension Data, soprattutto pensando a quelli che erano i programmi iniziali: “La cronometro ha bisogno di tempo per esser preparata. Quando hanno fatto le selezioni hanno detto che la prova a cronometro la dovevano fare Thomas e Froome, mentre io mi dovevo concentrare sulla prova in linea. Mi sono allenato duramente solo con la bici da strada, anche perché, dopo la frattura alla schiena, ho qualche dolore in posizione da crono. Mi sono preparato esclusivamente per la prova in linea”.

In chiusura, il duplice campione nazionale ha provato a svelare quelli che sono secondo lui i motivi che hanno portato alla sua esclusione finale dalla prova in linea: “È difficile spiegare cosa sia successo, perché il commissario tecnico della Gran Bretagna era lo stesso della Sky. Ora è cambiato, ma non mi piaceva la situazione perché la squadra britannica è diversa dalla Sky. Non sono la stessa cosa”.

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